L’azienda
Superconti Spa, è un’importante catena di supermercati presente principalmente in Umbria, Lazio e Marche. Nell’azienda lavorano circa 900 dipendenti. Nel 2014 è stata acquisita da Coop Centro Italia, fusione che ha creato la più importante realtà della GDO nel Centro Italia.
La sfida
A seguito della crescita notevole in tempi piuttosto rapidi, Superconti si era trovata in difficoltà con il sistema di approvvigionamenti, in particolare quello del settore carni.
Gli acquisti erano organizzati attraverso diversi grossisti, legati alle province in cui si trovano i supermercati. Il grossista sceglieva in autonomia i tagli di carne, la loro qualità, la provenienza e la logistica: gli effetti erano differenze troppo marcate tra i prodotti presenti in ogni singolo punto vendita della catena.
La sfida era arrivare a uno standard definito e di alto livello, in modo da poter offrire in ogni supermercato la stessa qualità per ogni tipologia di prodotto (banco, confezionati, preparati).
La soluzione
I supermercati avevano all’interno sufficienti risorse per poter gestire una diversa organizzazione.
La soluzione proposta e adottata è stata quindi di accorciare la catena di approvvigionamento, gestendola internamente, e individuare procedure che potessero garantire la standardizzazione del prodotto offerto, come previsto dal Metodo Raffaello.
La fase operativa
Definire gli standard di qualità
“Fissare i requisiti minimi permette di avere uno standard qualitativo costante.”
Nell’ottimizzare il processo di acquisto delle carni, primo step è stato definire gli standard minimi per ogni tipo di carne che Superconti voleva offrire ai suoi clienti e, successivamente, il numero e i requisiti che i fornitori dovevano avere per poterli rispettare.
Circa il numero, ne sono stati scelti tre per ogni categoria di prodotto, in modo da poterli mettere in concorrenza tra di loro sia per la continuità qualitativa sia per la competitività nel prezzo.
Organizzare gli acquisti
“Contratti chiari e procedure di negoziazione trasparenti sono importanti chiavi di successo.”
Il secondo step si è concentrato su:
- accordi commerciali
- procedure di negoziazione
Sono stati stesi contratti vincolanti per i fornitori, dove erano indicati con precisione i parametri minimi di qualità da rispettare e la logistica da seguire (informazioni riportate nei singoli ordini al fornitore). Per quanto riguarda le procedure di negoziazione, gli acquisti sono stati legati ai mercuriali settimanali di riferimento per tipologia di prodotto: sono facilmente consultabili in tempo reale e permettono maggior trasparenza a tutto il processo. In questo modo gli addetti agli acquisti (buyer carni) avevano linee precise da seguire e un occhio sull’andamento del mercato.
I risultati
La nuova organizzazione ha dato presto i suoi frutti:
- miglioramento della qualità e freschezza del prodotto
- riduzione del prezzo di acquisto
- aumento delle vendite e miglioramento dei margini
- rispetto al 100% della fornitura del quantitativo di prodotto
- ottimizzazione dei tempi di consegna
- maggior soddisfazione della clientela
Aver messo in concorrenza i tre principali fornitori ha determinato una maggiore scelta qualitativa del prodotto e una maggiore possibilità di negoziare il prezzo, oltre a poter usufruire di offerte e promozioni per over stock.
“L’ottimizzazione dei processi di acquisto è un fattore di successo importante per qualsiasi attività che venda o confezioni carni.”
Raffaello Antognoli, consulente in Meat Management